Colori che si trasformano in sentimenti capaci di allargare lo sguardo interiore e ci prendono al volo come un tappeto magico per riportarci all’età della spensierata fanciullezza. Questi i quadri di O.Klit. Catturano lo sguardo e iniettano un’emozione giocosa che arriva in quella parte più nascosta ma più vera che è in noi. Giuseppe Olita (questo il suo nome di battesimo) appartiene, fin dagli anni della sua adolescenza al mondo dei colori e del segno grafico. Ha iniziato a dipingere dagli anni ’90. Le sue forme e tutto ciò che ritrae –tutt’uno con i colori, amici e complici- mettono a nudo quella parte di noi oscurata dalla razionalità e da una visione utilitarista. O.klit invece ci riconsegna l’essenza di un’esistenza autentica, ci fa provare l’ebbrezza di camminare in compagnia della fantasia e dell’irrazionale. Il tutto animato dal giallo, dal verde, dall’arancio, dal blu, dal rosso, dall’azzurro….. I soggetti da lui “interpretati” nelle sue tele sembrano entrare nelle case di chi li possiede divenendo “presenza” amica. E vien voglia di tuffarsi nei suoi dipinti per volare con le farfalle o confondersi tra i fiori e i pesci e correre con gli aquiloni tra i papaveri in un paesaggio senza confini. O.Klit ha attraversato già diverse stagioni del suo dipingere (altrettanto originali e uniche le sue cornici artistiche in giro per l’Italia). Dopo l’iniziale “blu malinconico” che rappresentava l’uomo solo o insoddisfatto è passato – con i colori vivi - alla consapevole freschezza della vita attraverso un mondo naturale animato e carico di espressività. Indubbiamente l’essere papà ha inconsciamente contribuito a questa svolta anche perché l’esperienza di vita non può prescindere dalla produzione di un artista. E lui, O.Klit lo confessa con semplicità “anche se – dice – il momento della produzione è avvenuto senza consci ragionamenti”. Maria De Carlo